27 aprile 2010

I piaceri della vita pt.1

Inauguro questa seconda serie con l'alimento più confortante di questi ultimi tempi. Il Cappuccino! Spesso più efficace di cioccolate o pizze varie, di pomeriggio o anche dopo cena, non solo alla mattina, si rivela puntualmente la classica mano santa

23 aprile 2010

The Book of Love





Il libro dell'amore è lungo, e noioso.
Nessuno può comprendere questa dannata cosa
E' pieno di schemi, di fatti, di immagini,
e di passi di danza.


Ma io, 
io amo quando me lo leggi
e tu,
tu puoi leggermi qualsiasi cosa.


Nel libro dell'amore c'è della musica;
in realtà è da lì che la Musica proviene.
A volte è semplicemente trascendentale,
a volte è soltanto sciocca.


Ma io,
io amo quando la canti per me
e tu,
tu puoi cantarmi qualsiasi cosa.


Il libro dell'amore è lungo, noioso,
ed è stato scritto molto tempo fa.
E' pieno di fiori, e scatoline a forma di cuore,
e di cose che siamo tutti troppo giovani per poterle comprendere.


Ma io,
io amo quando mi doni qualcosa
e tu,
tu dovresti donarmi delle fedi nuziali.


[The book of love - Peter Gabriel - (Libera traduzione)]

19 aprile 2010

Libertà e timore


Quanto si è detto su l'essere liberi da ansie, paure in generale.
Da un punto di vista strettamente fisiologico, gli stati d'ansia (la paura, il panico, la tensione nervosa, insomma avete capito no?) sono semplicemente nocivi. Anche a livello chimico. E questo da solo basterebbe nel ribadire l'importanza, il bisogno di liberarsi dalla paura.

Ma la guida migliore come sappiamo l'abbiamo nella Bibbia, quindi ecco dei motivi anche migliori:

1) 1 Giovanni 4:18 - Non c’è timore nell’amore, ma l’amore perfetto caccia via il timore, perché il timore esercita una restrizione. In realtà, chi ha timore non è stato reso perfetto nell’amore.

Sulla parola “restrizione” c'è una nota in calce: “correzione; freno; punizione”. Lett. “potatura”. L'applicazione di questo versetto, controllando il contesto, riguarda la “libertà di parola nel giorno del giudizio”.
Tuttavia l'uso del termine restrizione associato all'idea di correzione, freno, punizione, potatura, mi fa venire in mente un'immagine: la camicia di forza. Non altero il significato del versetto dicendo che il timore, in senso generale, ci paralizza. Questa è una verità umanamente generalmente riconosciuta. Il timore è come una camicia di forza: ci blocca, ci frena, ci è di impedimento. Pensate ai rapporti con gli altri, o in congregazione. Non sto parlando di cose che vanno contro le norme di consuetudine, convenienza, se non addirittura morali. Sto parlando di quelle cose grandi o piccole che accadono a livello di comunicazione. Non può farci bene indossare una camicia di forza mentale, qualcosa che esercita una restrizione, che castighi la nostra persona, la nostra indole, la nostra personalità.
Ma qual'è la soluzione? Essere perfetti nell'amore..! Ah quanto ci sarebbe da dire su questo... Dico solo questo: se l'amore di basa sui princìpi (agàpe) quindi di puro altruismo, volto al dare, al bene del prossimo, come si può pensare di avere contemporaneamente paura? Tutte le nostre azioni e parole saranno volte al bene, per quello che dipende da noi, quindi non c'è proprio nulla di cui temere, conseguenze o responsabilità per noi.
Allora il problema si sposta: non dobbiamo soltanto cercare di non provare paura (poveri illusi che fanno sport estremi!) o di superare le nostre paure, ma anche e soprattutto cercare di perfezionare il nostro Io facendo sì che i nostri pensieri desideri azioni sentimenti parole siano buoni. Buoni in senso lato, in senso morale.
Come dice Colossesi 3:9-10: “...Spogliatevi della vecchia personalità con le sue pratiche, e rivestitevi della nuova [personalità], che per mezzo dell’accurata conoscenza si rinnova secondo l’immagine di Colui che la creò” Quindi un processo continuo, un rinnovarsi, avvicinandosi volta dopo volta maggiormente all'ideale umano, la perfezione: essere fatti a immagine (ombra) di Dio.
Ma torniamo al timore:

2) Ebrei 13:5-6 - “...Poiché egli ha detto: “Non ti lascerò affatto né in alcun modo ti abbandonerò”. Così possiamo aver coraggio e dire: “Geova è il mio soccorritore; non avrò timore. Che mi può fare l’uomo?””

Un altro frutto dello spirito che annulla il timore è la fede. Un granello di fede può spostare i monti, ricordiamocelo sempre. Quindi se abbiamo davvero fede diremo ai nostri timori, piccoli o grandi: “va e gettati nel mare!”, perché abbiamo la certezza che Geova ci aiuterà. Questo nelle piccole sfide quotidiane è utilissimo. Non si applica solo alla persecuzione dell'uomo, che in definitiva anche se dovesse ucciderci, avremmo forse perso tutto? Tutto ciò che abbiamo viene da Dio, e come ce l'ha dato una volta può darcelo una seconda (ricordiamo anche Giobbe). Perfezioniamo quindi anche la nostra fede. Sforziamoci di fare come Anna, che dopo aver versato le sue angosce dinanzi a Dio e aver ricevuto la benedizione di Eli: “E la donna se ne andava per la sua via e mangiava, e la sua faccia non fu più preoccupata.” Confidare in Geova non significa solo aprirgli il nostro cuore per quanto riguarda le nostre preoccupazioni, ma anche “gettare su di lui il nostro peso”. Se dopo averlo fatto continuiamo a sentire comunque questo peso, significa che c'è qualcosa che non va'!

Infine:
3) Luca 12:25 - “Chi di voi può, essendo ansioso, aggiungere un cubito alla durata della sua vita?”

La verità è che preoccuparsi non serve a nulla. Non cambia assolutamente la realtà dei fatti, non ci rende maggiormente in grado di far fronte alle difficoltà. Serve solo a farci stare male. Riflettere anche su questo ci aiuterà a liberarci un pochino di più dalle nostre paure.

Quindi, sforziamoci di seguire sempre di più le vie dell'amore e di accrescere la nostra fede in Geova percependolo per quello che è: una reale persona, un padre che si preoccupa per noi ed ha il potere e il desiderio di aiutarci. Allora i nostri passi saranno davvero liberi e leggeri.

16 aprile 2010

Un rapido mOviMenTo
Una voluta, fumo o velo
La sera esco dalla finestra
Al tramonto inizio a volteggiare fra la città
Sottile, eppure presente
Un pulsare ritmico – sono carne e sangue e spirito
E scruto

Vi osservo, vi analizzo
Meraviglia è ovunque
Meraviglia è nell'occhio come la bellezza

Ecco che divento concreto
Sono su questo tetto e guardo le luci 
Come un gatto, come un falco, come un geco
Mani in tasca, il vento solleva la sciarpa rossa

Mi lancio
Mi lascio
Discendo in te
Senza fermarmi, senza preoccuparmi, senza pensare
Lasciando il dolore
Lasciando la speranza
e anche i ricordi

Solo tutto me, darò

Was

All I wanted was you

I could follow you to the beginning
Just to relive the start
And maybe then you'd remember to slow down
At all of our favourite parts



Misguided ghosts

Traveling endlessly
The ones we trusted the most
Pushed us far away
And there's no one road
We should not be the same

I componenti dello staff - pt.7

Questo affascinante alieno della razza protoss, costituito prevalentemente di energia mentale, è l'Arconte. Come potete facilmente intuire, rappresenta il centro di pensiero, l'elaboratore centrale, le capacità di astrazione e filosofica, la invincibile logica. 
(Dicono di averlo visto in atteggiamenti compromettenti insieme a Poesia... E che Signorina Musica sia loro figlia... questo gossip...)

15 aprile 2010

...take my hand...

13 aprile 2010

Nun poi rosicà!!

Ricòrdate: NUN POI ROSICA'!!!

12 aprile 2010

Sono un Freelance!


Fonte: Wikipedia
Un freelance (dall'inglese freelance worker) è un libero professionista in generale, indipendentemente dal settore specifico di attività.
...
L'etimologia della parola deriva dal termine medievale inglese usato per un mercenario (free-lance ovvero Lancia-Indipendente), cioè, un soldato che non serviva un signore, ma i suoi servizi potevano essere al servizio di chiunque.
Il termine fu coniato da Sir Walter Scott (1771-1832) nel suo famoso romanzo storico Ivanhoe per descrivere un "mercenario Guerriero medievale". 

09 aprile 2010

L42

How, how can it be
That a love carved out of caring
Fashioned by fate
Could suffer so hard
From the games played once too often
But making mistakes
Is a part of life's imperfections
Born of the years
Is it so wrong
To be human after all

Drawn into the stream
Of undefined illusion
Those diamond dreams
They can't disguise the truth
That there is something about you, baby, so right
I wouldn't be without you, baby, tonight

If ever our love was concealed
No one can say that we didn't feel
A million things and a perfect dream of life
Gone, fragile but free
We remain tender together
If not so in love
It's not so wrong
We're only human after all

08 aprile 2010

Bambini


...vuoi essere mio amico?...


SemplicitàSinceritàAutenticità

06 aprile 2010

I componenti dello staff - pt.6



Il Gattone! (nero) il responsabile delle fusa, coccolone, discreto, un po' pigro, morbido. Ma se ci si pensa è anche elegante, sensuale. E, ovviamente, come tutti i felini di piccola taglia, fa ridere quando si prende tanto sul serio e invece è proprio buffo..!

Biliardino!


Una passione... Qualcosa in cui penso di essere bravo almeno un po'! ^_^ Molti rimangono basiti perché riacchiappo al volo le palline che cadono in porta...

I componenti dello staff - pt.5


E' il turno della Poeta; poetessa suona molto male, del resto potremmo chiamarla direttamente Poesia. 


Sogno Amore Natura
Sentimento Serenità Empatia
Saggezza Istinto Fedeltà


Tre foto buffe

I componenti dello staff - pt.4

Un altro individuo che partecipa alla stesura di questo blog è il Principe Guerriero. A volte, a causa della normale sua natura fallace, presenta degli atteggiamenti un po' conflittuali, tuttavia la sua direzione di base è combattere per il bene. L'eroe, il nobile di cuore. 
(Sapevate che Darayavaush è il nome persiano riservato ai sovrani? Come Cesare per l'impero romano)
















Pain
does
not
end