21 dicembre 2004


Auditorium di Renzo Piano Posted by Hello

16 novembre 2004

Misiri e il web

15 Nov 04,h: 17:29


Questa NON è una e-mail. E' una vera e propria denuncia che dovrebbe estendersi
sino alle più remote e inaccessibili perti del mondo, anzi, che dico...
DELL'INTERO UNIVERSO!
Tutto ebbe inizio nella mia cara testolina, quando una vocina flebile e mistica
mi sussurrava alle orecchie "...oramai stai andando all'università... fatti
l'ADSL... tutti hanno l'ADSL... se non ti fai l'ADSL non solo non sei cool, ma
rimani unico fessacchiotto a scaricare la roba in internet a due kbsecondo, e ad
aspettare quella piccola barra di caricamento in basso, di explorer, mentre fa i
suoi porci comodi...".

A me, la parola ADSL metteva tristezza... ma comunque, per amore del progresso,
feci quella cara telefonata al 187...

Aspetto la fine del nastro registrato della gatta morta che fa tutte le
presentazioni e le pubblicità possibili immaginabili... dopo un paio di numeri
sulla tastiera, finalmente una forma di vita organica risponde al mio grido di
speranza.

Riesco a farmi attivare l'ADSL, ma non mi faccio mandare il modem, visto che mi
avevano detto che avrei dovuto affittarlo. Andai a comprere il modem.

32euro. E vabbè.
Passò il tempo. da un due tre giorni mi dissero che dovevo aspettare una
settimana. Dopo una settimana, due settimane. Dopo le due settimane, ancora
qualche giorno. Dopo qualche giorno, ritelefonai, e la donnola dietro la
cornetta disse, con voce candida, Ecco, la connessione è stata attivata.
"Bene, e come mi connetto?".
"Metta il cd autoinstallante!"- disse.
"Non ho cd autoinstallante."
"Allora non lo so."
(...)
"CHE COSA HA DETTO???"
"EHM...io non lo so, questa è la sezione Commerciale... deve fare il numero 187,
poi il 2, poi il..."
"il 5, certo... SONO GIà SEI VOLTE CHE MI COLLEGANO AL VOSTRO REPARTO!"
"Non so che dirle, devono essere occupati... vada in un punto 187 e s'informi,
si faccia dare il cd, non lo so..."...

Vado a Frascati. Ecco La loro risposta: "Devi per forza comprare il modem ADsl
DA NOI."...
Certo. Il vostro modem A.D.S.L.... Abbiamo Diritto a Solarvi Lestamente! Ecco
cosa, brutti...

"Ci penserò... arrivederci e grazie"-risposi.

ora, dopo lotte e magheggi, Gennaro ha reperito un modem ADSl con attacco
Ethernet....
L'ho re-installato 3 volte. Poi, come una faina, ho caricato il piccolo modem
56k,mentre mi scaricavo da un sito le lezioni di Arte, e ho scritto tutto sto
casino...

Misirizzi

09 novembre 2004

Turisti per caso: "Gesù è sepolto al Colosseo?"

Alla fine del tour del Colosseo il turista texano chiede, un po' seccato: "Scusi, ma la tomba di Gesù, non ce la fa vedere?" La guida turistica è abituata a non farsi cadere le braccia: "Verrebbe voglia di rispedirli all'aeroporto - racconta - ma con pazienza dobbiamo spesso spiegare che Cristo, a Roma, non ci ha mai messo piede". A fare strafalcioni di ogni tipo, raccontano le guide capitoline, non sono solo turisti d'oltreoceano, ma molto spesso anche italiani. C'è chi interrompe le spiegazioni candidamente: "Lei parla sempre di Avanti Cristo, Dopo Cristo. Ma chi è questo Cristo?". E a San Pietro, quando si vedono indicare la storica finestra, chiedono: "Il papa? E chi è?". C'è poi la delusione di fronte alla Cappella Sistina. In tanti commentano: "Tutto qui?". E l'Arco di Costantino? Una giapponese storce il naso alle spiegazioni della guida: "Made in Italy? Ma se è una copia dell'Arco di trionfo di Parigi!"

Tratto, ignominiosamente, da Leggo 8/Nov/04

29 ottobre 2004

Com'è bello respirare lo smog e gli smokers

Nella metro di Roma, (talmente la sporicizia), una volta mi sono mangiato un'unghia: ho avuto mal di gola per una settimana.

Sui monti di pietra
può nascere un fiore...

...TA'!
Evviva la manovalanza edilizia!

26 ottobre 2004

Non dico di avere talento...

Qualcuno sarebbe così gentile da trovarmi una casa editrice?
Magari che accetta il mio libro?

Graazie

23 ottobre 2004

Castelli Romani tuning presents:


TOO fast - TOO furious !Posted by Hello

E Misiri scrisse

Ciao! Mamma quanto tempo, vero? Scuole diverse, professori diversi, facce nuove…nuove strade si aprono all’orizzonte. Sembra che la scuola come la conosciamonoi sia oramai conclusa, finita.
Ora siamo universitari!!! (Eh, che sedere!-DIRETE VOI, GIA’ VI SENTO).

Avete indubbiamente ragione. Anche io mi sento alquanto strano. Mi alzo la mattina alle sei, per trovarmi alla Facoltà in anticipo, così da non trovare tanta gente sul bus, per non trovare tante persone stipate come bestie nella metro, per non dover correre per arrivare poi all’ultimo momento, sennò ti prendono il posto più bello. E qui si mietono le soddisfazioni, che credete? Alla fine facciamo per la strada tutti lo stesso pensiero, e alle sei di mattina trovo tutta Grottaferrata in piedi, in piazza, ad aspettare un autobus -toh, proprio quello che servirebbe a me-, a malapena trovo il posto. Poi nella metro, pare che tutti aspettino il miotreno, o meglio aspettino me. Appena entro, trovo un casino di gente sulla linea gialla, quasi fosse una linea di trincea, con il coltello tra i denti come i bucanieri, con il giornale Metro che fanno finta di leggere, che prendono perché è gratis, altrimenti non leggerebbero nemmeno con un fucile puntato alla tempia. La voce dello speaker fa: “ci scusiamo, ma a causa di un improvviso problema tecnico il treno subirà un lieve ritardo”. Tre minuti e arriva il treno. Siamo in cinquemila, tutti sulla linea gialla. Il macchinista ci vede con la faccia spaventata, e io lo leggo, sì, lo leggo nei suoi occhi, che vorrebbe tirare quella strabenedetta manopola e scappare a folle corsa verso Battistini, che credo si possa paragonare al “Paradiso dei macchinisti che partono dall’Anagnina”. Invece no. Apre le porte, e tutti entrano con impeto per prendere i posti a sedere. Fioccano bestemmie mugugnate (perché nessuno ha la forza di dire nulla, a quell’ora). Io entro, mi appendo ad un supporto qualsiasi, e contro ogni buona mattina le fermate da fare. Anagnina-Flaminio… 19 FERMATE!!!Ogni giorno mi sento un poco macchinista, sapete? Ogni giorno mi avvicino alla salvezza, nel viaggio… solo che scendo a Flaminio, a al “paradiso” non ci arrivo praticamente mai. Nella metro stiamo tutti stretti, e penso chi me lo ha fatto fare, a svegliarmi alle sei, per quel casino. Comunque, 19 fermate della metro stordiscono peggio di una tirata di cocaina corretta col benzene… quando scendo ho bisogno degli occhiali scuri, e mi devo far portare verso l’uscita dal cane per ciechi. Ah, l’uscita!
…cominci a vedere la stazione metro prima della tua allontanarsi piano, con la gente che corre per le scale perdendo il treno. Prendi la cartella, e la metti davanti, come scudo e nello stesso tempo ariete. Carichi il respiro, ti entra dentro i polmoni tutto quello schifo di odore di metro nelle narici, di sudore,di sonno… vedi che la galleria finisce, ed incominci a intravedere la luce. Carichi il tuo urlo di battaglia, e lì- SI', IN QUEL MOMENTO COSI' POETICO- Partela musica di MOMENTI DI GLORIA, e AL RALLENTATORE esci dalla metro investendo in pieno uomini, donne, bambini, vecchiette, carabinieri, controllori (quelli con cattiveria, magari), ed esci fuori, mentre la gente ti corre appresso saltellando, slacciandosi le scarpe, con la maniacale idea di lapidarti adovere…
(beh, intendiamoci, non è proprio così…. Forse ho esagerato un pochino, lo ammetto… MA MI SPEGATE PERCHE' RENDE COSI' BENE L’IDEA, PER FAVORE???);E che Miseria…

21 ottobre 2004

Spremuta di neuroni!!!

Giocate a Myst (uno qualsiasi), giocate...

Poi lasciate commenti se iniziate ad avere visioni mistiche...

20 ottobre 2004

Don't you ever

E' la caduta senza fine dei senza scopo
l'urlo che getti nella voragine ingorda senza vedere cosa?
Non c'è motivo né fine ultimo
né primo sarà chi l'ultimo è stato

Getta getta via ogni cosa e pensieri
che si affollano
o si dileguano
è vapore la mia anima?
O forse, cosa?

Mi stai guardando lo so che
lo stai facendo
lo stai facendo vero?
non c'è niente da vedere

15 ottobre 2004

Mi sono ritrovato una casella di posta da 250 Mb. Fino a pochi giorni fa erano appena un paio di mega o giù di lì... Posted by Hello

11 ottobre 2004


Era un'estate piuttosto calda e la birra era già finita. Posted by Hello


Sto assettato fore 'o bar
con davanti tre Cynar
tre Sambuche, due Martini
ventiquattro Gingerini

Ho bevuto tre Negroni
quattro cascie di Peroni
'nu cartone 'e vino russo
due bottiglie di Petrusso

Vedo tutto un po' appannato
ed il mondo rivoltato
la bottiglia che si è rotta:
'o barista a capa sotta

Il liquore sta scorrendo
e per terra è tutto un lago
mentre un dubbio mi tormenta:
- Ma pe' ccaso sto' 'mbriaco? -

Copyright Tony Tammaro inc.

09 ottobre 2004


Che getto!!! Posted by Hello

04 ottobre 2004

22 luglio 2004

Dubbio epico

Ma se le ore di Italiano sono dette ore di Lettere, perché le ore di Matematica non sono dette ore di Numeri?

19 luglio 2004

Messaggio da Roy

E bravo il nostro Dario (non uso le maiuscole perche qui in argentina non ci sono sulla tastira), l'unico opponente al dominio dei grandi 3 (Pasco D'Amico e Crem Crem). E si una nuova era si e appena aperta ai nostri occhi, un era in cui le raccomandazioni varranno come la bravura un era un cui be lasciamo perde                                            
 
Roy Bellingan

18 giugno 2004

La biblioteca pt.1

“Sì, va bene. Ci vediamo domani alla biblioteca, alle nove e trenta…”
“Mhn… a quell’ora starò a scuola di Daniele…”
“Ok… facciamo alle nove e quarantacinque. Io inizio e tu poi mi raggiungi”
“Ok. Allora chiamo Pri…”

“Mhn… ma che è sto rumore?”
Ci sono momenti tristi, nella vita di un ragazzo.
Ci sono momenti tristissimi, per i quali sviluppiamo davvero un odio profondo, che come uno spillo sottile si infila nella carne, e provoca dolore…
La sveglia.
In stato di dormiveglia (sarebbe più giusto dire in stato di dormidormi), mi scaravento come una bestia inferocita contro quella scatoletta rumorosa, e quasi stacco la spina a morsi.
Vado al piano di sotto, volando per le scale, e mi appresto a fare colazione.
Quello che vi presento è il bilancio:
18 biscotti effettivi, di cui:
2 biscotti caduti a terra;
4 naufragati e spersi nel fluttuoso caffellatte;
11 spappolati dal cucchiaino;
1 andato, l’ultimo, finalmente in bocca integro.
Poi sclerando sono andato a vestirmi…

Misiri

12 giugno 2004

Per Erika

Ti voglio bene.
Mi mancherai.

08 giugno 2004

Metafisica

Cos’è la metafisica?
Un dizionario della lingua italiana riporta: “parte della filosofia che tratta dei principi universali della realtà, posti oltre la conoscenza sensibile e al di là di ogni esperienza diretta.”
Lo stesso dizionario afferma, alla voce “filosofia”: “ricerca che si propone di raggiungere una visione generale e comprensiva della realtà, attraverso l’indagine delle ragioni prime d’essa e un’interpretazione unitaria e coerente delle diverse manifestazioni del sapere.”
Immediata è la stretta correlazione fra i due termini: se la filosofia vuole analizzare e comprendere la realtà, nella metafisica essa trova i principi ultimi della sua ricerca; osservando le due definizioni si nota come, mentre il quadro che la filosofia fornisce può anche arrivare ad essere sufficiente per spiegare i fenomeni logici che incontriamo nel nostro “soggiorno nella realtà”, essa stessa non può dichiararsi compiuta, non può arrivare a descrivere l’interezza e la globalità della realtà (sempre che di realtà si possa parlare) con gli strumenti che nella realtà fisica e fenomenica essa trova. Per fare un esempio, potremmo raffigurarci il filosofo alle prese con la metafisica come un cieco che cerchi di spiegare l’essenza dei vari colori ad un altro cieco. [di ciò di cui non si può parlare, occorre tacere. – Wittgenstein: forse è anche questo ciò che voleva dirci Wittgenstein, non che la metafisica non abbia senso o non esista, ma che non sia spiegabile in termini umani, con parole e proposizioni logiche] Anche se non possono vederli, i colori esistono, sono reali, che quei due ciechi riescano poi a intravederli o meno con l’occhio della mente. Lo stesso dicasi della metafisica: l’uomo non è mai riuscito, e forse mai riuscirà, a venirvi a patti, ma non rinuncia mai all’idea che essa esista, non rinuncia mai a ricercarla, pur non comprendendola.
Chi può dire in effetti che la metafisica non possa sussistere come possibilità nell’animo dell’uomo? Nel nostro secolo abbiamo assistito al rinnego della metafisica: questione molto ben espressa da Nietzsche con “L’uomo folle e la morte di Dio”. L’uomo ha rigettato tutto ciò che è al di sopra di lui e delle sue capacità, sia tecniche (tecnologiche) che mentali (morali): non esiste più un Dio a stabilire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che è possibile e ciò che non lo è. [se Dio non esiste, tutto è permesso – Dostoevskij: tutto infatti è stato permesso: dov’è l’etica della scienza? Bombe atomiche, clonazione oggi… E la morale? L’Olocausto?]
L’uomo è interamente padrone di sé stesso.
Secondo Nietsche, dal nichilismo passivo, in cui tutto perde significato (la realtà, i desideri, le passioni) e l’uomo tende all’auto-annientamento, egli doveva passare a quello attivo, in cui sostituirsi a Dio e assumere un atteggiamento di critica e di capovolgimento di tutti i valori precedenti e costruire un uomo nuovo: il Superuomo.
Ma dalla morte di Dio finora sembrano essere conseguiti solo effetti negativi; l’uomo, se anche può esserne in grado, non ha ancora ricostruito nulla: i valori vanno semplicemente scomparendo, e gli unici che vi si sono sostituiti sono quelli del denaro e del piacere.
E, c’è da dire, l’uomo, anche in questo secolo non ha effettivamente accantonato la metafisica: elementi mistici e magici continuano a permeare la cultura anche della più atea delle civiltà. Ma, più semplicemente, non può morire la metafisica se insieme ad essa non muoiono l’arte, la poesia: i sentimenti. E questo, onestamente, non sembra essere possibile.
E’ interessante anche considerare il pensiero di Heidegger: esso vede nel rifiuto della metafisica di Nietzsche nient’altro che una nuova religione: un ritorno alla metafisica, stavolta dell’uomo, dei suoi poteri: se egli è Dio la scienza e la tecnica vanno con lui a formare una sorta di mistica trinità che impone la sua fede all’umanità del novecento che crede di rigettare la metafisica quando non si sta semplicemente accorgendo che proprio da essa si sta facendo nuovamente irretire.
Nel nostro tempo c’è stato una sorta di ritorno alla metafisica; la civiltà occidentale tanto atea e razionalista si è lasciata invadere felicemente da stormi di idee e concetti presi in parte o in blocco da quelle che erano e sono le filosofie orientali, dando origine, per esempio, al movimento New Age. E ne vediamo il riflesso nella letteratura e nel cinema: fino agli anni settanta il fantastico, nei romanzi come nei film, era rappresentato quasi esclusivamente in forma fantascientifica: non c’erano fenomeni soprannaturali, elementi magici. Tutto era riconducibile alla scienza e alla mente umana. Ora c’è un’inversione di tendenza, tutto questo non va più di moda. Siamo tornati al medioevo, all’era di draghi, druidi e cavalieri, rune e incantesimi. I malvagi demoni fino a poco tempo fa tanto temuti sono divenuto oggetto di racconti, addirittura nei cartoni animati. Non sorprende quindi che questa generazione abbia un concetto diverso di tutto questo sistema di cose. Naturalmente, essa fa tutto eccetto che rigettare la metafisica nella quale anzi si getta con rinnovato entusiasmo. Sembra quasi che, se il novecento è stato il secolo in cui la metafisica è stata sepolta, il duemila sia quello in cui essa risorge a nuova vita. Il punto sta nel fatto che, come già affermato prima, non potremo mai liberarci di essa, per quanto l’uomo possa sforzarsi (fortunatamente).
Prendiamo ora in considerazione il pensiero di un altro filosofo, Bergson. Nell’“Introduzione alla metafisica” egli spiega come la metafisica sia l’organo conoscitivo della filosofia: essa è in grado di penetrare intuitivamente le cose e arrivare così a conoscerle dall’interno, con immediatezza, per ciò che esse sono in senso assoluto, e non relativamente come la scienza. In realtà quest’ultima non fa altro che confrontare, analizzare, mettendo in comune differenze e analogie nelle varie forme degli oggetti del suo esame, impiegando simboli che vanno a costituire una specie di maschera, una caricatura che richiama alla nostra coscienza l’essenza di una cosa. Essenza che l’uomo può cogliere direttamente attraverso l’uso di quella sua abilità innata, inspiegabile in termini fisici: la metafisica.

Se qualcuno ci chiedesse cos’è la metafisica, potremmo dirgli questo:
Come la scienza ti si rivela limpida e logica nella sua razionalità, nelle sue formule e proposizioni, la metafisica ti si manifesterà ancor più chiara e immediata nelle tue emozioni. Vieni con me: ti porterò a passeggio in una città, Roma, per esempio, di notte, nei vicoli oscuri dove gli uomini dormono e le donne e i fanciulli sognano, dove i loro sospiri vengono a farti da voci delle stelle, e la luna è il gioiello che guida i passi del tuo cuore. Lì, sul ponte sotto il quale l’acqua mormora parole segrete e cangianti alla luce della notte, dove inizi a sentire il violino di un vecchietto insonne aleggiare fra i muri delle case come un fantasma, lì dove la musica penetra il tuo cuore con un brivido, allora avrai già terminato di capire cos’è la tua metafisica.

07 giugno 2004

Pasquale fece poi tutto tranne Italiano

Allora, non posso che gridare a squarciagola questo giorno infausto.
Orbi di nervosismo, io e Dario abbiamo cominciato questa apocalittica impresa di far funzionare il carissimo Warcraft II su questo scaldabagno con la spina.
Non oso immaginare che diamine possa accadere alla nostra psiche irritata, se le nostre aspettative andassero in fumo... con molta probabilità prenderemo questo bieco harddisk e lo lanceremo ad una velocità tale (tanto sarà il nostro furore contro di esso) da fargli compiere un'orbita intorno alla terra.
Con tutto il driver, poi, che si chiama "WMER".
Sì, avete capito bene... ditelo con una cadenza francese! Come esce? "Eh..."-direte voi-"una me....r"..

E, in seguito all'installazione del driver, essendo lo schermo "scamazzato" in tutte le direzioni, Dario lo sistemò, e si guadagnò l'appellativo, affibbiatogli da Pasquale, de "l'uomo che sussurrava ai MONITOR"....

Misiri

Dieci minuti dopo (Dario alla tastiera)
Abbiamo smontato il pc.
Ho riavvitato l'harddisk ringraziando sentitamente Mr. John Grisham per il suo concreto appoggio e sostegno (concreto sul serio... era pure un'edizione cartonata).
Ho messo il jumper per dire al bios di m**** che l'harddisk era lo slave.
Windows 98 ha pensato bene di farsi cagare per questo il registro e si è piantato, riavviato e ripristinato le condizioni iniziali, disinstallando i tanto sudati Directx8, driver ATI e Warcraft II (inizio a pensare che sto gioco porti seccia...).
Ora riinstallo tutto. Poi riattacco l'altro harddisk e chi s'è visto s'è visto, ho già dato.
...akkhakhà...

03 giugno 2004

Vacca stesa

Cosa diavolo è un blog?

Anybody knows how to play warcraft II without damn VESA?