10 maggio 2005

Il sognatore

E’ nel battito dell’occhio
sognante
l’incanto di visioni
che il cuore intesse.

Un’aura sottile
profumo fuggevole
d’abissi senza profondità
mi trascinano.

Fili di luce
mi cercano,
danzano follie
senza futuro.

Onde riverberano
echi, brividi
dinamici
di braccia mie forza.

Ed è suo il calore,
rossa atmosfera
dove i pensieri
si sciolgono sulla pelle,
senza più senso.

E, mio nettare,
frutto sofferto,
mai colto,
prendi tutto di me e lasciami svegliare.

Il cercatore

Come oro fra le sabbie la scorse;
quando ogni incanto era ormai spento
la intravide, immagine tremula,
accenno di poesia e desiderio.

“Fin dove si estende la tua vena?”
chiese, inginocchiandosi presso di lei,
con ansia negli occhi, all’occasione
tanto insperata, tanto agognata.

Ma lei restò silenziosa, tacque,
e tace ancora,
sola gemma tra le rocce,
oziosa.

Da allora sempre vaga
fra i pensieri della gente.
“Cerco la luce” dice a chi lo interroga
sul suo vagare senza meta apparente.
E i suoi occhi non vedono
e la sua pelle
il sole non soffre.

Sempre la cerca, e le sue
tracce si perdono in scie
di sogni nascosti.