10 maggio 2005

Il cercatore

Come oro fra le sabbie la scorse;
quando ogni incanto era ormai spento
la intravide, immagine tremula,
accenno di poesia e desiderio.

“Fin dove si estende la tua vena?”
chiese, inginocchiandosi presso di lei,
con ansia negli occhi, all’occasione
tanto insperata, tanto agognata.

Ma lei restò silenziosa, tacque,
e tace ancora,
sola gemma tra le rocce,
oziosa.

Da allora sempre vaga
fra i pensieri della gente.
“Cerco la luce” dice a chi lo interroga
sul suo vagare senza meta apparente.
E i suoi occhi non vedono
e la sua pelle
il sole non soffre.

Sempre la cerca, e le sue
tracce si perdono in scie
di sogni nascosti.